Nell'edizione del 2 gennaio abbiamo denunciato lo scandalo della "banda elettrica" che, con la complicità di governo e parlamento, vuole imporre a 15 milioni di famiglie italiane l'abbandono delle forniture elettriche dette di "maggior tutela" e l'obbligo di servirsi sul mercato libero. A qualcosa è servito. Un lettore ci ha ringraziato perché quell'articolo l'ha salvato da una fregatura.

Neppure nel pomeriggio di sabato 2 gennaio l'esercito di imbonitori telefonici si riposa. Lo chiama sul telefono di casa un signore, si presenta come agente della Edison, di cui il lettore è cliente, e gli consiglia, visto che il suo contratto è vicino alla scadenza (cosa vera) di passare alla Sinergy, presentata come consociata della Edison. Attacco respinto.

Il nostro lettore non è un mitomane. Sei mesi fa il portale di Altroconsumo ha ospitato la lettera di un consumatore che si dichiarava truffato nella stessa identica maniera.

La Sinergy di Verona non ha alcun collegamento con la Edison e alle proteste del cliente ha risposto offrendo un forte sconto sulla bolletta (esorbitante) del primo mese, senza eccepire alcunché sulle modalità del salto da Edison a Sinergy, semplicemente facendosi forte di un contratto blindato dalla registrazione telefonica.

Questa è la bisca che i turbo-liberisti - più che altro turbo-sensibili ma anche euro-sensibili agli interessi dei colossi elettrici - sono riusciti a imporre a tutte le famiglie italiane grazie alla distrazione di governo e parlamento e al silenzio complice delle associazioni dei consumatori. 

Con un salto concettuale incomprensibile, si è passati dalla libertà di scegliere all'obbligo di essere liberi. Liberi di farsi spennare da Enel e compagnia: una follia da regime totalitario di cui conosciamo già i risultati, una tosatura da un miliardo e mezzo all'anno per le famiglie.

La liberalizzazione fu fatta nel 2007, con una delle sue "lenzuolate", da Pier Luigi Bersani, l'uomo che oggi, solo contro tutti, denuncia la scandalosa truffa in corso. In 12 anni circa la metà delle utenze domestiche ha scelto di andare sul mercato libero.

Il bilancio lo ha fatto l'Arera, l'autorità indipendente di settore: chi ha scelto la libertà nel 2019 ha pagato l'elettricità mediamente il 26 per cento in più di chi è rimasto "prigioniero" del regime amministrato: una differenza che vale 1,5 miliardi.

Questo è il risultato di un sistema malato in cui 723 società sono autorizzate a martellare di telefonate decine di milioni di famiglie per offrire 12 mila (dato Arera, non è un modo di dire) tipi di contratti diversi, spesso mentendo e carpendo ai malcapitati il consenso telefonico a un contratto incomprensibile.

Con il Covid, le molestie telefoniche dei venditori di elettricità o di telefonia sono ormai esperienza comune nella vita domestica degli italiani sul quale prima o poi il legislatore dovrà intervenire. Sul sito Arera c'è un efficiente Portale offerte. Uno entra, dà il suo profilo (codice postale, dotazione di elettrodomestici, numero dei familiari, se vuole una tariffa variabile o fissa etc.) e un software gli propone le offerte che fanno al caso suo.

L'autore di questo articolo ha fatto la prova ed è stato travolto da 379 offerte, 351 delle quali più care della "maggior tutela". Tra le "convenienti" si segnala una proposta Enel dal nome inquietante, Sempre con te: «Riservata esclusivamente ai clienti finali titolari di siti ad uso domestico serviti in Maggior Tutela. Prevede un prezzo della componente energia biorario fisso e invariabile per 12 mesi». E dopo un anno che cosa succede? E perché l'offerta è solo per chi è ancora in "maggior tutela" e non per tutti?

Il finale è noto. Il 50 per cento delle famiglie che ha scelto il mercato libero è rimasto con l'Enel, gli altri 722 concorrenti si contendono l'altra metà con i metodi che abbiamo visto. Ma nella "maggior tutela" l'87 per cento delle famiglie, anche se il prezzo lo fissa l'Arera, è ancora legato all'Enel. L'ex (?) monopolista ha quindi grande facilità a trascinarsi i clienti nel mondo fatato del mercato libero in cui i margini di guadagno raddoppiano.

Questi sarebbero i benefici della concorrenza? L'unica cosa certa è che in questa giungla dovremo addentrarci indifesi.

Così ha voluto la politica, imbambolata dalle nenie liberiste di sedicenti pensatori al soldo dei colossi elettrici.

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