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Elkann, il mondo di ieri e la caduta degli idoli

Ogni catastrofe ha i narratori che si merita. Noi non ci meritiamo Zweig o Musil, ma Elkann. Egli però, contrariamente a ciò che crede, non narra una catastrofe di cui è testimone, ma una catastrofe di cui è responsabile. Se ne faccia una ragione, i giovani che tanto lo intimoriscono sono suoi figli, non sono diversi da lui

In fondo ogni catastrofe ha i narratori che si merita. Bisognerebbe partire da qui – e auspicabilmente restarci – per non cedere alla tentazione di trasformare una seria questione culturale in ciò a cui la narrazione di Elkann l’ha ridotta, una semplice nota pittoresca. Ci sono epoche in cui le crisi sono state narrate – mi limito a due nomi – da Zweig e da Musil. Anche Elkann avrebbe voluto raccontarci di un mondo di ieri che va in frantumi, di una catastrofe culturale e sociale in atto. Ma,

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