- Con Elly Schlein il Pd cambia natura: anche se è rimasta l’unica forza rilevante a chiamarsi “partito”, è diventato di fatto un movimento, una piattaforma di intersezione tra battaglie identitarie, slanci, singole istanze e generali malcontenti che non hanno rappresentanza altrove.
- Schlein ha vinto perché ha aperto un Pd chiuso, e forse questa è rimasta l’unica prospettiva di un partito che – da solo – sembrava destinato a una lenta consunzione.
- Gli elettori del Pd hanno scelto Elly Schlein per dare una nuova identità netta, non per diluirsi subito cercando compromessi con altri nel tentativo di ricostruire la coalizione.
Le primarie aperte saranno pure una assurdità per i politologi, perché permettono a simpatizzanti ed estranei di scegliere il vertice del partito, ma proprio per questo stimolano la partecipazione perché ogni esito è possibile. Anche ribaltare il verdetto dei circoli del Pd che avevano premiato Stefano Bonaccini con una netta maggioranza del 52,9 per cento. Ai gazebo, invece, ha vinto a sorpresa Elly Schlein e adesso tutto cambia. Anche se il Pd è rimasto l’unica forza rilevante a chiamars



