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Erdogan cerca alleati e un pretesto per andare all’attacco dei curdi

Associated Press/LaPresse Only Italy and SpainTurkish President Recep Tayyip Erdogan, center, and his wife Emine, left, disembark from their plane upon arrival at Ngurah Rai International Airport ahead of the G20 Summit in Bali, Indonesia, Monday, Nov. 14, 2022. (AP Photo/Firdia Lisnawati) Associated Press/LaPresse Only Italy and Spain
Associated Press/LaPresse Only Italy and SpainTurkish President Recep Tayyip Erdogan, center, and his wife Emine, left, disembark from their plane upon arrival at Ngurah Rai International Airport ahead of the G20 Summit in Bali, Indonesia, Monday, Nov. 14, 2022. (AP Photo/Firdia Lisnawati) Associated Press/LaPresse Only Italy and Spain
  • Il presidente turco Erdogan sta spingendo su americani, russi e siriani affinché gli consentano di estendere la zona di occupazione in Siria e Iraq allo scopo di mettere sotto controllo l’irredentismo curdo.
  • Le resistenze da superare sono molte e forse non è interesse di nessuno degli altri protagonisti dell’area rafforzare il leader turco che nel 2023 dovrà affrontare le elezioni. 
  • In verità è la guerra prolungata che ha creato le condizioni per la saldatura tra partiti curdi 

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sta cercando il momento propizio per estendere la zona di occupazione in Siria e Iraq allo scopo di mettere sotto controllo l’irredentismo curdo. Ci sono evidenti differenze tra il Pkk, che molti paesi occidentali – non solo Ankara – considerano terroristico, le Sdf e Ypg siriane e i partiti curdi di Iraq. Tuttavia la situazione caotica di tutta l’area, aggravata dalle conseguenze della guerra in Ucraina, rendono difficile fare distinzioni nell’attuale

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