- Le domande sono due: siamo all’inizio di una nuova crisi finanziaria globale innescata dalla Cina? Se la risposta è no, stiamo osservando la fine del modello di crescita cinese che abbiamo conosciuto in questi anni?
- La società immobiliare cinese Evergrande ha problemi di solvibilità, ha 305 miliardi di dollari di debiti e non si sa se è in grado di onorare le scadenze più ravvicinate.
- I debiti di Evergrande sono inferiori – 305 miliardi di dollari contro i 613 di Lehman nel 2008 – ma pur sempre superiori per entità all’intero debito pubblico della Nuova Zelanda sul mercato, due terzi di quello Australiano, il 13 per cento del debito pubblico italiano.
Le domande sono due: siamo all’inizio di una nuova crisi finanziaria globale innescata dalla Cina? Se la risposta è no, stiamo osservando la fine del modello di crescita cinese che abbiamo conosciuto in questi anni? I fatti: la società immobiliare cinese Evergrande ha problemi di solvibilità, ha 305 miliardi di dollari di debiti (in reminbi, perché non ha obbligazioni in valuta estera) e non si sa se è in grado di onorare le scadenze più ravvicinate, i profitti sono inferiori alle attese, per



