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La famiglia del bosco, la decisione della Corte d’appello e la politica che strumentalizza

La casa nel bosco a Palmoli dove vivevano Nathan Trevallion e Catherine Birmingham con i loro tre figli (FOTO ANSA)
La casa nel bosco a Palmoli dove vivevano Nathan Trevallion e Catherine Birmingham con i loro tre figli (FOTO ANSA)
La casa nel bosco a Palmoli dove vivevano Nathan Trevallion e Catherine Birmingham con i loro tre figli (FOTO ANSA)

La Corte di secondo grado dell’Aquila ha respinto il reclamo con cui i genitori chiedevano la revoca dell’ordinanza con cui il Tribunale per i minorenni ha disposto l’allontanamento dei loro tre figli e la sospensione della responsabilità genitoriale. Alcuni esponenti delle istituzioni hanno strumentalizzato la vicenda per delegittimare i giudici

C’è una linea sottile che, nel diritto di famiglia, separa la libertà educativa e di stile di vita dall’obbligo dello Stato di intervenire quando i diritti di un minore risultano compromessi. Il caso della cosiddetta “famiglia del bosco” lo mostra con chiarezza. Il 19 dicembre 2025 la Corte d’appello dell’Aquila ha respinto il reclamo con cui i genitori, Nathan Trevallion e Catherine Birmingham, chiedevano di revocare l’ordinanza con cui il Tribunale per i minorenni ha disposto l’allontanamento

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