- Fra le riforme in agenda dovrebbero esserci anche quelle sul funzionamento dei partiti, essenziali per una democrazia sana e per la selezione di una buona classe dirigente.
- Occorre ripristinare il finanziamento pubblico dei partiti, in cambio di garanzie sulla loro vita democratica. Sul modello di quanto avviene, da decenni, in Germania. E sul modello di quanto era stato avviato dal governo Monti nel 2012, poi cancellato nel 2013.
- Accanto a questo bisogna valorizzare il ruolo degli iscritti, che rappresentano il migliore antidoto sia contro i partiti personali, sia contro le degenerazioni correntizie.
I problemi della democrazia italiana sono, in parte, dovuti alla scarsa qualità della classe politica, nazionale e locale. Contrariamente a quel che si crede, però, questa è oggi frutto della debolezza dei partiti (non certo della loro forza) e del loro mal funzionamento. Nella stagione di unità nazionale che stiamo vivendo, ci sono anche in questo campo alcune riforme di cui beneficerebbero tutti. Riforme bipartisan, per definizione. Primo, il finanziamento dei partiti. Oggi in Italia è pri



