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Francesco vernicia la chiesa di rosa, ma continua a tenere fuori le donne

  • Con il motu proprio Spiritus Domini papa Francesco ha istituzionalizzato una prassi che, di fatto, già avveniva in numerose chiese locali da decenni: l’accessibilità ai ministeri del lettorato e dell’accolitato alle donne laiche, previa autorizzazione vescovile.
  • È indubbio che, durante il suo pontificato, il papa argentino abbia puntato a un’integrazione graduale delle donne in organismi finora sovrintesi da uomini. Ma questo cambiamento della cultura istituzionale vaticana va inteso come un’opposizione alla macchina burocratica piuttosto che un’improbabile assegnazione di quote rosa.
  • Da un papa che ha fatto della sinodalità la cifra distintiva del suo pontificato, i processi inaugurati forniscono spunti antropologici, ma non risolvono le dispute teologiche. Il tema della posizione delle donne nella liturgia è tra queste.

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