I rischi della censura

Il caso Gergiev e le idee da combattere con la ragione, mai con la censura

A dispetto della contrapposizione tra il sacro e l’esecrabile in politica come in etica, l’arte deve trasformarci in fermi difensori di quel “pessimismo totale” che, secondo Carlo Bordini, caratterizzava la consorteria degli artisti odiosi e odiati

Con una ricorrenza che ha del liturgico, le polemiche sulla libertà di pensiero e sulla moralità dell’arte rivivono oggi sotto la redingote di Valery Gergiev: il concerto del direttore d’orchestra russo, che definì “regime criminale” il governo di Kiev, non si terrà. Secondo quanti sostenevano la necessità di un intervento deciso, la presenza di Gergiev a Caserta altro non era che un tassello di una strategia propagandistica tesa a persuadere l’opinione pubblica italiana del volto gentile e nobi

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