- Chi non riesce a lavorare, psicologicamente, rimarrà sempre un bambino, destinato a una vita di eterna adolescenza.
- Negli anni Sessanta e Settanta, i giovani erano protagonisti. Protestavano, pretendevano di poter scegliere.
- Oggi, come bambini, accettano passivamente quello che succede, anche se avrebbero molte più ragioni di allora di ribellarsi.
«Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita.» Per quanto da adolescente mi piacesse leggere le parole tragiche di Paul-Yves Nizan, a me i vent’anni sembravano bellissimi. Trovai subito lavoro nel mondo del giornalismo, proprio come volevo. Cominciai a scrivere per La Notte, un giornale del pomeriggio, e subito dopo per La Gazzetta dello Sport e La Stampa. Guadagnavo abbastanza per comprarmi una macchina nuova, una Golf, e per dare una mano a mia



