ministro citazionista

Giuli e quell’élite senza qualità detestata da Olivetti

Nel suo esordio al Senato il neoministro ha tessuto le lodi della visione dell’imprenditore. Che però castigava i politici senza laurea, facili prede di una «onnipotente burocrazia»

Lo scorso 30 settembre, lo studente lavoratore non frequentante Alessandro Giuli ha superato il suo ultimo esame all’università Sapienza di Roma in Teoria delle dottrine teologiche. Dopo poco più di una settimana, Giuli ha sostenuto anche il suo primo discorso in Senato come nuovo ministro della Cultura. Non è da tutti fare carriera così in un lampo, inverando la massima cara ad Andrea Minuz del Foglio, quotidiano dove il neoministro si è formato e tutt’ora scrive: «A Roma la politica è la conti

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