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Giustizia e non solo, ma i referendum abrogativi servono davvero a qualcosa?

  • Il referendum è uno strumento di partecipazione efficace corroborato da molti esempi italiani: divorzio, interruzione di gravidanza, scala mobile (1985), leggi elettorali.
  • Informati dai proponenti e, in parte, mobilitati dagli oppositori, i cittadini italiani si sono spesso fatti un’idea e la hanno riversata con efficacia nelle urne.
  • Il fallimento per mancanza di quorum, cioè della indispensabile maggioranza assoluta dei votanti, di un numero considerevole di referendum soprattutto negli ultimi vent’anni, sembrerebbe segnalarne l’inutilità, la perdita, secondo alcuni, irrimediabile, di incisività.

Sono anni che il dibattito politico italiano si agita in maniera carsica fra una molteplicità di poli lungo una linea che va dall’assoluta importanza del referendum come strumento di democrazia diretta alla assoluta inutilità del referendum come modalità per il miglioramento della legislazione e la soluzione di problematiche complesse. Per una volta mi calerò nel ruolo, per me inappropriato e scomodissimo, di cerchiobottista, e argomenterò che entrambe le posizioni estreme corrispondono alla

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