il caso Uggetti e le parole di Di Maio

Il giustizialismo non è stato inventato dai grillini

Piero Cruciatti / LaPresse
Piero Cruciatti / LaPresse
  • Le polemiche di questi giorni seguite alla piena assoluzione del sindaco di Lodi Simone Uggetti, arrestato con accuse di corruzione nel 2016 e allora fatto oggetto di una violenta campagna di odio personale nella quale si distinse il Movimento cinque stelle, investe il tema dell’urgenza di rimettere al centro dell’idea di giustizia penale i diritti degli imputati, a cominciare dalla presunzione di innocenza.
  • Una prima verità da ristabilire è che l’”antipolitica” esplosa trent’anni fa tra gli italiani e poi durata per decenni nacque come risposta punitiva verso una politica divenuta impresentabile. 
  • La seconda verità è che non sono stati i Cinque stelle gli “allevatori” iniziali di questa abbuffata giustizialista. Sono stati, accanto a molti magistrati, i media di allora e due partiti politici – la Lega Nord di Bossi e il partito postcomunista – che quel terremoto cavalcarono e che di esso si avvantaggiarono.

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