- La solitudine è una questione di grande attualità nella stagione del Covid-19, che ci ha costretto a ridurre scambi, incontri, visite e contatti.
- Siamo tutti più soli e la pandemia mette a nudo alcuni degli aspetti più tragici di questa solitudine, quello degli anziani chiusi nelle Rsa e nelle case di riposo, per i quali sono scattati meccanismi di protezione tali da impedire, nella loro già rarefatta rete, qualunque contatto, per mesi e mesi.
- La circolare emanata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che chiede con vigore la ripresa delle visite e dei contatti, sia pure con le dovute cautele, nelle Rsa e nelle case di riposo, è un inizio importante di cambiamento.
La solitudine è una questione di grande attualità nella stagione del Covid-19, che ci ha costretto a ridurre scambi, incontri, visite e contatti. La pandemia ha ricordato in modo potente a ognuno di noi sia la natura intrinsecamente sociale dell’essere umano, sia la sua fragilità e dipendenza dal rapporto con l’altro. Questo in un contesto relazionale già fortemente declinante: la generazione dei soli, giovani iperconnessi eppure poverissimi di relazioni interpersonali nel mondo reale è cresciut



