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Gli errori della politica nella gestione del Covid

Italy's Prime Minister Giuseppe Conte arrives for an EU summit at the European Council building in Brussels, Thursday, Dec. 10, 2020. European Union leaders meet for a year-end summit that will address anything from climate, sanctions against Turkey to budget and virus recovery plans. Brexit will be discussed on the sidelines. (John Thys, Pool via AP)
Italy's Prime Minister Giuseppe Conte arrives for an EU summit at the European Council building in Brussels, Thursday, Dec. 10, 2020. European Union leaders meet for a year-end summit that will address anything from climate, sanctions against Turkey to budget and virus recovery plans. Brexit will be discussed on the sidelines. (John Thys, Pool via AP)
  • Con i suoi 65mila morti l’Italia è fra i paesi che hanno gestito peggio la pandemia in Europa e nel mondo. La causa prima di quanto è successo e continua ad accadere è un governo debole, che ha affrontato la prima ondata con un piano pandemico fermo al 2006.
  • Arrivata l’estate con l’illusione che la pandemia fosse evaporata, ci si è avvitati in una gestione bizantina dell’emergenza basata su 21 indicatori e semafori anziché mettere in piedi una sorveglianza da 400mila tamponi al giorno e se necessario lockdown.
  • Queste due cose avrebbero potuto salvare molte vite. Non averlo fatto è una grave responsabilità politica, da ripartire equamente con le regioni. Forse ce lo potevamo aspettare che un’emergenza planetaria che richiedeva decisioni rapidissime e informate da una robusta ricerca scientifica non fosse proprio nelle nostre corde.

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