- La surrogazione di maternità, secondo le autrici della lettera a Schlein, è un danno per i nati, perché questi vengono privati delle cure materne e dell’allattamento e perché «crescendo, sarà loro negato di conoscere la loro origine materna, deliberatamente scomposta tra produttrice di ovulo ignota e gestante, che non sarà sufficiente vedere talvolta su skype».
- L’argomentazione più promettente è quella che fa appello allo sfruttamento. Non ci sono dubbi che in certi casi la gravidanza per altri implica sfruttamento, costrizioni inaccettabili e una commercializzazione del corpo delle donne.
- Bisognerebbe evitare di ricorrere ad argomentazioni che svalutino la paternità, la genitorialità intenzionale, la riproduzione dei maschi. Quelle le si potrebbe lasciare alla destra.
Alcune femministe hanno scritto una lettera aperta a Elly Schlein per invitarla a pronunciarsi sul tema della gestazione per altri. Nella lettera, però, ci sono anche argomentazioni contro la gestazione per altri, alcune delle quali ho già discusso su questo giornale. Innanzitutto, le autrici parlano di persone che vorrebbero il riconoscimento automatico dei figli avuti all’estero per aggirare la legge italiana che proibisce la gestazione per altri, e che dovrebbero invece essere soddisfatti de



