- Attaccando l’Ucraina, la Russia è passata dalla parte del torto. La Nato può aver avuto delle responsabilità in passato ma ora c’è un solo colpevole: il presidente Putin.
- L’Ue e la Nato non vogliono andare in guerra. Per questo è utile rammentare che ogni iniziativa militare, anche indiretta, può farci fatalmente scivolare sulla china che pur diciamo di non volere.
- In qualunque caso arriveremo a un negoziato, meglio dunque giungerci subito perché non sia solo di resa incondizionata. Un negoziato è sempre doloroso. Nel compromesso si acconsente di perdere qualcosa, da entrambe le parti.
La guerra di Putin ci ha travolti tutti, togliendoci spesso lucidità. Davanti a tanta violenza è istintivo schierarsi, polarizzandosi senza accettare approfondimenti e riflessioni critiche. È ciò che sta avvenendo nella polemica tra i cosiddetti pacifisti e chi sostiene che occorra armare l’Ucraina. Autorevoli commentatori di importanti giornali cadono nella trappola della reazione impulsiva accusando di «neutralismo», «spirito di Monaco» ecc. chi pone dubbi, citando (in genere a sproposito)



