- Il garante della privacy Pasquale Stanzione. nella sua relazione annuale, ha ricordato che con i social network è in gioco la democrazia. Manca tra i cittadini la consapevolezza della posta in gioco.
- I social network, come tutti servizi a rete, tendono al monopolio. Tutti stanno su Facebook perché sanno di trovarci tutti, quindi è un servizio pubblico essenziale, principale canale della libertà di espressione garantita dall'articolo 21 della Costituzione.
- Ma chiunque può trovarsi escluso dalla decisione non motivata di una società privata che ha il potere di negare a qualunque cittadino la libertà di partecipare alla vita pubblica. Abbiamo un problema con la democrazia e non se ne può parlare solo nei convegni tra gli "esperti di internet".
Venerdì scorso il garante della privacy Pasquale Stanzione. nella sua relazione annuale, ha ricordato che con i social network è in gioco la democrazia. «La sospensione degli account Facebook e Twitter di Donald Trump ha rappresentato plasticamente come le scelte di un soggetto privato, quale il gestore di un social network, possano decidere le sorti del dibattito pubblico, limitando a propria discrezione il perimetro delle esternazioni persino di un capo di stato». Facebook e Twitter hanno e



