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Il balletto delle liste mostra la spaccatura fra politica e società

Lo psicodramma sulle liste per le elezioni europee del Pd è appena all'inizio. Al di là del balletto dei nomi dei candidati da lanciare e da bruciare, e della fisica e della metafisica delle posizioni dei nomi nella lista, siamo tra Oppenheimer e Guglielmo di Occam, è il secondo tempo del congresso, vinto tredici mesi fa da Elly Schlein, ma mai davvero concluso. Alla segretaria si rimproverano molte cose, ma soprattutto non se ne perdona una: aver vinto senza aver contratto troppi patti con il r

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