I leader sembrano rassegnati alla guerra come dato permanente. Con il risultato che le crisi non vengono più risolte con il negoziato, ma semplicemente gestite senza darsi un vero orizzonte. Una sorta di guerra intermittente, insomma. Con il rischio della proliferazione nucleare sempre dietro l’angolo
Self-fulfilling prophecy, ovvero profezia che si autoavvera. I bombardamenti di droni ucraini su asset strategici russi sono una prova in più. Tutti o quasi i leader mondiali stanno facendo a gara tra chi mette più paura alla propria opinione pubblica: gli Usa annunciano una “imminente” invasione di Taiwan da parte cinese, i tedeschi si sono ormai convinti che la grande guerra con la Russia scoppierà entro il 2030, i russi continuano a minacciare l’uso dell’atomica tattica (quasi fosse un’afferm



