Il pericolo sottovalutato

Il “conservatorismo” di Meloni normalizza l’agenda della destra radicale

  • Per Giorgia Meloni normalizzare il suo partito significa innanzitutto “de-demonizzarlo”. E la bandiera sotto cui avviene questa operazione assume il nome, ambizioso ma anche ambiguo, di “conservatorismo”.
  • È la prima volta che un partito con ampi consensi nei sondaggi si presenta alle elezioni rivendicando un’etichetta antica e un po’ polverosa come quella di “conservatore”. Da qui l’entusiasmo con cui l’operazione è stata accolta in ambienti di centro-destra che quell’etichetta hanno cara.
  • Ma si inganna chi crede che questa strategia possa offrire rappresentanza alle componenti dell’elettorato e dell’opinione pubblica più tradizionaliste senza compromettere l’edificio democratico e liberale fondato sulla difesa dei diritti costituzionali.

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