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Il decreto-ponte rivela che il governo decide le restrizioni senza alcun criterio scientifico

  • Nella notte del 5 gennaio è arrivato il decreto-legge che protrae fino al 15 gennaio misure già previste per il periodo natalizio. Continua lo slalom tra giornate colorate in modo diverso, in attesa di nuove ordinanze del ministro della Salute e, comunque, fino al prossimo Dpcm.
  • Potrà esservi la revisione della classificazione regionale sulla base di nuovi criteri, con conseguente diversa applicazione delle misure previste. Perché si è deciso di rivedere taluni indicatori? Era forse sbagliato il sistema? E la classificazione valida finora non rispecchiava la gravità effettiva?
  • La vantata “oggettività” del sistema è di mera facciata. Basta modificare parametri di valutazione o il modo in cui li si incrocia e mutano la stima del pericolo, la classificazione regionale, le limitazioni dei diritti.

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