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Il dibattito sulla questione morale: destra, sinistra e la virtù europea

  • In seguito alla constatazione di Piero Ignazi sullo scarso titolo che la destra avrebbe a rallegrarsi delle cadute “morali” della sinistra, Federico Zuolo oppone alla pretesa superiorità morale l’appello delle sinistre a principi ideali e non alla tutela di interessi specifici che distingue la destra. 
  • Mattia Ferraresi obietta che in una società pluralistica nessuno può erigersi a giudice di quali sono i principi giusti e, pertanto, gli interessi sacrosanti. 
  • Eppure c’è un’applicazione pratica di principi ideali e giusti che destra e sinistra potrebbero ben condividere. Sorprendentemente, è Angelo Panebianco a suggerirla.

Una bella discussione, filosofica ma concretissima, si sta svolgendo su questo giornale, suscitata da una riflessione di Piero Ignazi sul ben scarso titolo che la destra avrebbe a rallegrarsi delle cadute “morali” della sinistra. Federico Zuolo ha preso la palla al balzo per argomentare che una differenza c’è ed è seria: non consiste in una presunta superiorità morale della sinistra, ma da «una ragione discorsiva e valoriale»: mentre le destre si assumono esplicitamente, orgogliosamente, la tut

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