- Lo sciopero di Cgil e Uiol è un segno di contro-potere da un lato ed è un campanello d’allarme di scontento reale dall’altro.
- Lo stupore di Enrico Letta e altri per lo sciopero contro la legge di Bilancio è segno di non comprensione, indicativo dell’assenza del partito dalla società, e di una distanza di linguaggi e di opinioni.
- Lo sciopero è una richiesta di dialogo in un tempo cruciale, nel quale chi non ha che il numero a proprio vantaggio deve usarlo per poter far sentire la propria voce. Questo dicono i sindacati.
Il segretario del Partito democratico, Enrico Letta ha dichiarato a commento dello sciopero generale di Cgil e Uil: «Mi scandalizzo di questa scelta di scioperare... Secondo me questa risposta è una risposta precipitosa... Complessivamente questa è una legge di stabilità che è favorevole ai cittadini, abbiamo aumentato le tasse per chi svolge attività finanziaria per alleggerirle su chi invece cerca di creare nuovi posti di lavoro». Alleggerire le tasse su chi crea posti di lavoro: trickle-d



