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Il governo Conte II ha sempre lavorato «col favore delle tenebre»

  • Il “favore delle tenebre” è ormai metodo operativo di gestione dell’emergenza. Il Tar di Roma ha di recente disposto la pubblicazione del “Piano nazionale di emergenza”, di cui il Ministero della Salute negava l’esistenza. I dati grezzi sull’epidemia restano ancora opachi.
  • Oscuro è pure il motivo per cui Arcuri ha voluto costose siringhe di precisione, ma il suo operato è sottratto a controlli di metodo e di merito. Per i padiglioni Primula ha avviato una raccolta fondi. Ma opaco è il motivo per cui investire soldi a fini “estetici”, che fanno pubblicità al Commissario.
  • Il decreto sul Piano vaccinale è stato pubblicato, a circa un mese dall’emanazione, ma esso resta molto indeterminato. E c’è un giallo: nel bando per i Padiglioni si richiama un paragrafo che nel Piano non esiste. Esiste forse un altro Piano?

«Questo governo non lavora con il favore delle tenebre», disse Giuseppe Conte il 10 aprile scorso. Ma di trasparenza se n’è vista ben poca sin dall’inizio. Il “favore delle tenebre” è ormai un metodo operativo di cui si hanno costanti conferme. Il Piano nazionale di emergenza Il Tar di Roma, con una sentenza del 22 gennaio (n. 879), ha disposto che il ministero della Salute esibisca il Piano nazionale di emergenza, come richiesto con un’istanza di accesso agli atti. Il ministero ne aveva ne

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