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Il governo ripropone la solita retorica sull’uso politico della giustizia

  • Non potendo più negare all’inquirente l’autorizzazione a procedere, se ne squalifica l’intendimento, con la peggiore delle accuse: quella di usare lo strumento penale non già per accertare fatti e per giudicare, ma per compromettere l’immagine di un politico o di un partito.
  • Qualunque cittadino e, ovviamente, anche il politico – gpossibilmente con la misura richiesta dal ruolo ricoperto – ha il diritto di esprimere rilievi critici in ordine allo svolgimento di un procedimento penale o alla motivazione di una sentenza.
  • Ciò che non ci si dovrebbe consentire, e che non dovrebbe mai consentirsi un rappresentante delle istituzioni, è delegittimare la funzione giurisdizionale.

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