Dopo molteplici traversie, scissioni e convulsioni interne, ora il Movimento è a un punto di svolta. Il suo leader, che ha annunciato una fase costituente, e il suo carismatico fondatore e garante sono entrati in aperto conflitto. Ma la via di un ritorno alle origini è non solo meramente nostalgica e regressiva, ma persino impraticabile
È persino troppo facile mettere in fila i vistosi limiti del M5s nella sua versione originaria partorita dalla coppia Beppe Grillo-Gianroberto Casaleggio: un mix di ingenuità e di velleitarismo politico, il mito fallace della democrazia diretta che, come attesta l’esperienza, spesso si risolve nel suo contrario (qualche “auto-Eletto” che decide per tutti), la bizzarra e controversa massima dell’uno vale uno, le abbondanti concessioni all’antipolitica, la tesi corriva secondo la quale destra e s



