I nuovi Cinque Stelle possono restare al centro della scena, il Conte “progressista indipendente” dovrebbe tentare il recupero di molti degli astensionisti anziché andare a caccia di quelli che da qualche tempo convergono sul Pd
Che siano alquanto meno o poco più del 10 per cento i voti degli elettori del “nuovo” partito (si può dire?) delle Cinque stelle, saranno indispensabili a qualsiasi aggregazione elettorale e politica che voglia essere competitiva e davvero alternativa al centro-destra. Chiamato direttamente in causa, ma la domanda non c’era nella deliberazione fra gli iscritti conclusa domenica, Giuseppe Conte si è dichiarato «progressista indipendente». Via all’esegesi. Che progressista si contrapponga a conser



