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Il nuovo bipolarismo non prevede programmi elettorali sensati

  • Giorgia Meloni teme giustamente che Berlusconi e Salvini si siano già messi d’accordo  per tradire l’impegno che chi prende più voti andrà a Palazzo Chigi.
  • Nel bene, la coerenza politica della leader di Fratelli d’Italia, all’opposizione, e programmatica, atlantista più sovranista che europeista, è fuori dubbio.
  • Lei, la sua figura è il programma, facile da capire, facile da votare anche se il fantasma del fascismo eterno non può essere esorcizzato.

Molto ipocritamente Silvio Berlusconi, che ha sempre impostato, e talvolta persino vinto, le campagne elettorali sul suo nome e sulla sua persona fisica: “il corpo del leader”, afferma di non appassionarsi alla ricerca della candidatura del centro-destra a Palazzo Chigi. Lui sta lavorando al programma, sapendo che non è affatto facile produrre altre proposte mirabolanti come quelle del lontano Contratto con gli italiani del 2001 (e trovare un conduttore televisivo accomodante come Bruno Vespa

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