- Conte ha informato il Parlamento circa il prossimo Dpcm, che arriverà prima dei 14 giorni necessari per vedere gli impatti di quello precedente. Ma se non si sa quali sono stati gli effetti delle restrizioni già adottate, non ci sono le basi per capire se e quanto ne servano di più severe.
- Al ministro della Salute spetterà inserire ogni Regione in una certa area di rischio, con conseguente applicazione automatica delle relative misure. Ma l’inserimento avverrà su dati “oggettivi”, quindi alla fine la responsabilità sarà solo della scienza.
- Alcuni passaggi del discorso di Conte lasciano perplessi. E, ancora una volta, manca qualunque cenno agli errori commessi, arrivando impreparati alla seconda ondata.
Il nuovo Dpcm è il trionfo dello scaricabarile
02 novembre 2020 • 19:05