- Sembra di essere tornati ai mesi scorsi, stesso copione: conferenze stampa notturne, indiscrezioni, Dpcm che si susseguono, misure che si affastellano. In questi mesi si è perso tempo prezioso.
- Non sono stati fatti i controlli che sarebbero serviti, non si è investito in un sistema di raccolta di dati, non solo per monitorare contagi e impatti sanitari, ma anche per disporre di evidenze su cui modellare norme adeguate.
- Per la scuola si adotta una soluzione che andava previste sin dall’inizio; si incentiva di nuovo il lavoro a distanza, ma la digitalizzazione amministrativa andrebbe potenziata; tornano i contrasti tra sindaci e governo.
Il nuovo Dpcm rivela i ritardi e gli errori durante l’estate del Covid
19 ottobre 2020 • 18:49Aggiornato, 19 ottobre 2020 • 20:11