Dal Sessantotto ai Fridays

Il nuovo impegno dei giovani, partecipazione senza militanza politica

FILE - In this May 1968 file photo, a demonstrator hurls a stone to riot police officers in this May 1968, in Paris. The 50th anniversary of France's biggest revolt since World War II is sparking more enthusiasm in arts and intellectual circles, though, with a series of exhibitions staged in Paris. (AP Photo, Files)
FILE - In this May 1968 file photo, a demonstrator hurls a stone to riot police officers in this May 1968, in Paris. The 50th anniversary of France's biggest revolt since World War II is sparking more enthusiasm in arts and intellectual circles, though, with a series of exhibitions staged in Paris. (AP Photo, Files)
  • La disaffezione per la politica non trapela tanto dall’astensionismo quanto dalla mancanza di partecipazione pubblica attiva, anche quando i giovani si mobilitano sui temi di maggiore attualità della società civile.
  • Anche in passato i giovani sono scesi in campo in reazione a problemi urgenti, ma sostenuti da un immaginario collettivo più ampio. Oggi l’individualismo sembra averli privati di questa visione.
  • La sfida sarà quindi ricostruire una cultura politica che renda un’azione di cambiamento realmente completa, non solo per loro.

Si fa presto a cadere nei luoghi comuni parlando della disaffezione dei giovani alla politica (e della politica ai giovani potremmo aggiungere), ma a preoccuparci non dovrebbe essere il dato sul loro astensionismo nelle ultime elezioni - un solo punto percentuale in più rispetto agli over 35 - quanto il loro allontanarsi dalla politica attiva. La palestra in cui si sono formate generazioni di parlamentari, fatta di associazioni giovanili, di partiti, comitati elettorali e istituzioni locali,

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