- Vi è nella scienza politica, soprattutto americana e canadese, un forte interesse per le forme di governo ibride dei paesi dell’est asiatico. La Cina è per molti studiosi un modello di questo gradualismo virtuoso e, quindi, del suo sistema politico.
- L’espansione in questi ultimi vent’anni di forme deliberative o di quella che viene chiamata “democrazia di villaggio” è avvenuta mantenendo inalterato il sistema centrale di potere del Partito comunista.
- Un autoritarismo ibrido, dunque, mescolanza di meritocrazia e forme democratiche di deliberazione, difficile da incasellare e che ha indotto gli studiosi a rispolverare la categoria classica del regime misto.
Vi è nella scienza politica, soprattutto americana e canadese, un forte interesse per le forme di governo ibride dei paesi dell’est asiatico. Paesi il cui successo economico è impossibile da sottovalutare. Dove la crescita ha portato in pochi anni alla formazione di una larga classe media urbana e alla diffusione progressiva di benessere tra le popolazioni agricole, senza rivoluzioni e grossi disordini. La Cina è per molti studiosi un modello di questo gradualismo virtuoso e, quindi, del suo



