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Il problema con il Cts è l’uso della scienza come alibi politico

  • Qualche giorno fa, Giorgia Serughetti ha parlato di “spettacolarizzazione” della scienza. «In Italia il parere degli esperti ha rappresentato spesso il paravento dietro cui si sono nascoste decisioni politiche impopolari».
  • L’assenza di trasparenza su dati e analisi a fondamento delle misure restrittive per contenere la pandemia ha determinato un vuoto sul piano del diritto così come della comunicazione. Ciò ha concorso alla «sovraesposizione mediatica» degli scienziati.
  • Il governo Draghi ha adottato un primo decreto-legge. Se è apprezzabile l’assenza di anticipazioni e retroscena, tuttavia non c’è stato chiarimento circa i criteri guida del nuovo atto. Il rischio è che il vuoto della comunicazione istituzionale sia riempito da altre voci, anche a sproposito.

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