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Il problema del super euro che danneggia le esportazioni si cura con più Europa

  • L’euro mina la competitività degli esportatori europei e rende più difficile alla Bce alzare l’inflazione perché riduce il costo delle importazioni. Il cambio si è rafforzato fin da metà marzo, in piena pandemia.
  • E è cresciuto del 13 per cento contro dollaro e un po’ meno dell’8 per cento contro la media delle valute dei partner commerciali dell’eurozona.
  • Dai dollari si esce quando ci si sente di rischiare di più, di cercare rendimenti più elevati, occasioni di impiego più variegate, investimenti con prospettive nuove, posizioni speculative che in tempi più insicuri sono meno desiderate.

L’euro mina la competitività degli esportatori europei e rende più difficile alla Bce alzare l’inflazione perché riduce il costo delle importazioni. Il cambio si è rafforzato fin da metà marzo, in piena pandemia: è cresciuto del 13 per cento contro dollaro e un po’ meno dell’8 per cento contro la media delle valute dei partner commerciali dell’eurozona. Può servire guardare le tendenze passate del cambio col dollaro. Fra febbraio e marzo si è invertita una tendenza al dollaro forte che prevaleva

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