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Il rooming–in è una buona pratica, ma solo se non si abbandonano le madri

  • Lo tsunami mediatico che ha preso il via dalla tragica morte del neonato avvenuta all’ospedale Pertini di Roma ha il merito di aver scoperchiato consuetudini inaccettabili su cui sarebbe importante intervenire subito
  • Tra i danni che il dibattito ha lasciato sul campo, però, c’è il presupposto, mai messo in discussione, che il piccolo sia stato soffocato dal peso della mamma, crollata dal sonno. Ma questa è un’ipotesi ancora da dimostrare
  • Mentre è importante che si interrompa il clima di colpevolizzazione delle mamme, non possiamo consentire che pratiche da condannare diventino il pretesto per favorire altre agende o interessi

Come d’incanto, dopo tre giorni in cui il tema ha monopolizzato notiziari, dibattiti, social media, di maternità non si parla più. È il ciclo delle notizie, bellezza. Il pubblico si getta con foga su qualunque questione che tocchi emotività, valori, esperienze di ognuno, ma con altrettanta rapidità se ne stanca. Arriva Sanremo, che come tutti sappiamo è più che un festival canoro, ma la principale sorgente di polemiche del nostro paese. Quest’anno, poi, si dice debba addirittura ospitare Zele

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