- Una quarta violazione dei principi della democrazia, oltre alla damnatio memoriae degli astenuti, ai voti di fiducia a maggioranza semplice e ai parlamentari non eletti, è l’assenza di una maggioranza politica che derivi da un’aggregazione di partiti che abbiano ricevuto mandato dai cittadini.
- Nessuno nega la legalità formale delle regole del sistema politico, che permettono ai parlamentari e ai governi di giocare questi squallidi giochi.
- Semmai, in dubbio è la loro legittimità sostanziale, fondata in particolare sul principio della maggioranza assoluta, secondo cui «la coalizione che ha la metà dei seggi più uno governa».
La recente crisi di governo ha ribadito lo squallore della nostra politica, e dunque del paese che essa fedelmente rappresenta. Se fosse una bella favola, potremmo dire che «il re è nudo», ma vivendo una brutta realtà, dobbiamo limitarci a osservare che il presidente del consiglio è in mutande, anche se queste non riescono a nascondere molte delle sue e nostre vergogne. La prima a saltare agli occhi è la possibilità che il Senato conceda la fiducia a un governo anche a maggioranza semplice. G



