La Sardegna, dopo un breve periodo di pochi casi giornalieri di Covid  e di Zona Bianca ha visto risalire il numero delle infezioni. Un’occasione perduta: le isole hanno maggiori facilità di controllo e per la Sardegna sarebbe stata la grande opportunità di offrire al turismo nazionale e internazionale un area “Covid free” per l'estate. I contagi sono risaliti, perché non sono state fatte le scelte corrette per tenerli sotto controllo. 

Tre sono le azioni indispensabili: controllo in entrata attraverso la presentazione di un tampone negativo oppure di un periodo di quarantena, tracciamento degli spostamenti interni, brevi lockdown mirati dove si manifestano i casi, unitamente a test sistematici delle persone che sono entrate in contatto con i positivi, fino ad arrivare a test di tutte le persone che lavorano o vivono nelle aree dove si sono manifestati i casi.

Tracciamento dimenticato

La parola tracciamento è stata usata o meglio abusata nel dibattito pubblico senza che si sia mai discusso correttamente come possa essere concretamente realizzato, mentre invece molti paesi asiatici e l’ Australia lo hanno fatto con successo. Andrebbe preso ad esempio il caso australiano che lo ha fatto senza ricorrere a eccessi di quarantena forzosa, come in Cina e Hong Kong.

Il metodo più efficace  è far in modo che ogni luogo pubblico e di trasporto abbia un “barcode” che lo identifichi, e che chiunque entri sia  obbligato a connettere il proprio smartphone con tale “barcode”, permettendo pertanto l'identificazione di quel passaggio. 

Serve poi un rapido sistema di ricostruzione dei contatti non appena viene identificato un nuovo caso di contagio: questa procedura non è affatto complicata, soprattutto quando il numero di casi è limitato. 

Ma la vera chiusura del cerchio è data dai lockdown brevi e localizzati intorno alle persone, ai quartieri e agli uffici dove si sono verificati i casi. 

Questa è l'unica modalità per tenere sotto controllo il virus dopo che i casi sono stati ridotti. 

Quante volte in Italia è stata usata la frase “aprire in sicurezza”, senza spiegare mai cosa significhi? 

Il tracciamento sottende una modesta rinuncia alla privacy dei propri movimenti, ma il vantaggio conseguente è enorme, come mostra appunto la situazione australiana dove non vi sono morti ormai da alcuni mesi e la vita è ritornata a una sostanziale normalità. 

Il ruolo del Cts

L'assenza di proposte concrete e di valutazione delle policy applicate pone in capo al Comitato tecnico scientifico (Cts) una grande responsabilità: questo organismo non fa altro che rilevare dati per permettere al governo di operare come un vigile urbano che regola il semaforo dei colori delle varie regioni. Mai un’idea o proposta per affrontare in modo migliore le situazioni. 

La provincia di Bolzano che  ha realizzato uno screening di tamponi per tutti i suoi abitanti, senza poi prendere alcuna misura di controllo, anzi, liberalizzato gli spostamenti, e ciò ha causato nelle settimane scorse un esplosione di casi. 

Ci si dovrebbe invece aspettare che il Cts sia uno strumento di valutazione di ciò che succede nel mondo,  di formulazione di proposte operative e anche di  valutazione e critica delle azioni non adeguate.

Non possiamo non interrogarci sul perché l'organo che guida le decisioni del paese abbia abdicato da un approccio analitico  e scientifico di valutazione delle alternative.

La battaglia contro il Covid non finirà con la campagna vaccinale, perché alcuni non si vaccineranno e il vaccino non copre totalmente. Avremo certo molti meno casi, ma dobbiamo prepararci a questa nuova fase e la funzione di un organo tecnico come il Cts dovrebbe avere proprio questa funzione.

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