Netanyahu sembra sempre più convinto di licenziare Gallant per perseguire i suoi scopi: distruggere le postazioni da cui vengono sparati missili sulla Galilea e permettere il ritorno a casa delle sessantamila persone che abitano a ridosso del confine e sono state costrette a rifugiarsi in luoghi più sicuri del Paese
La defenestrazione largamente annunciata del ministro della Difesa di Israele Yoav Gallant è un passo ulteriore verso un'altra escalation (non c'è limite al peggio) in Medioriente. E, contemporaneamente, una stampella decisiva per puntellare la traballante maggioranza di Benjamin Netanyahu. Pur di perseguire il duplice scopo, il premier si risolverebbe a perdonare, con il beneplacito della moglie Sara la sua prima consigliera, Gideon Sa'ar, un suo furibondo accusatore, uscito dal Likud per prote



