Dopo le condanne

Adesso diteci cosa volete fare davvero dell’Ilva: ha senso tenerla aperta?

LaPresse
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  • Come ormai da un decennio, la dimensione giudiziaria del caso Ilva oscura quella industriale. 
  • Ma cosa deve fare ora Acciaierie d’Italia, nuovo nome dell’azienda, con Franco Bernabé?
  • Come pensano di poter remunerare l’ennesimo investimento nell’Ilva di Taranto quando, oltre a tutti i rischi di mercato, incombono le pronunce dei tribunali amministrativi, il monitoraggio della Commissione europea sugli aiuti di stato e l’ostilità della politica locale che chiede la chiusura dello stabilimento?

E adesso cosa succede all’Ilva? La sentenza di primo grado arrivata lunedì ha una prima conseguenza: adesso è chiaro cosa rischia chi antepone la produzione al controllo dell’impatto ambientale della acciaieria di Taranto. Le condanne durissime della Corte d’assise hanno spiazzato un po’ tutti, perché le condanne pesanti hanno riguardato non soltanto i proprietari, Fabio e Nicola Riva, oltre che ad alcuni dirigenti, ma anche l’ex presidente della Puglia Nichi Vendola e perfino Giorgio Assennato

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