- Le dichiarazioni di Draghi su Erdogan hanno originato una turbolenza diplomatica. Rimane però la domanda: coi dittatori, laddove riconosciuti e denunciati in quanto tali, si deve comunque “cooperare” nel nome di interessi nazionali giudicati prioritari rispetto allo stesso giudizio politico espresso?
- I punto sta nel comprendere in quale misura il capitolo dei diritti umani su scala globale possano e debbano prevalere su ogni altro calcolo o interesse. Questo vale se si guarda a est, ma anche a sud, come nel caso di Egitto e Libia.
- Si tratta di stabilire come e dove tracciare una linea di demarcazione, oltre la quale affermare la necessità di cooperare con una dittatura lasci spazio a una logica diversa.
In bilico fra il «giusto equilibrio» con i tiranni e la rinuncia all’anima
11 aprile 2021 • 12:36Aggiornato, 11 aprile 2021 • 12:36