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In bilico fra il «giusto equilibrio» con i tiranni e la rinuncia all’anima

  • Le dichiarazioni di Draghi su Erdogan hanno originato una turbolenza diplomatica. Rimane però la domanda: coi dittatori, laddove riconosciuti e denunciati in quanto tali, si deve comunque “cooperare” nel nome di interessi nazionali giudicati prioritari rispetto allo stesso giudizio politico espresso?
  • I punto sta nel comprendere in quale misura il capitolo dei diritti umani su scala globale possano e debbano prevalere su ogni altro calcolo o interesse. Questo vale se si guarda a est, ma anche a sud, come nel caso di Egitto e Libia.
  • Si tratta di stabilire come e dove tracciare una linea di demarcazione, oltre la quale affermare la necessità di cooperare con una dittatura lasci spazio a una logica diversa.

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