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Perché la carne coltivata è una svolta epocale e va difesa

  • La carne coltivata è un’invenzione di importanza epocale per la storia umana, sia sul piano etico, sia su quello ambientale. E forse anche per la nostra salute, è meglio della carne che arriva dagli allevamenti intensivi.
  • A regime, ne beneficerebbero non solo l’ambiente, la salute e la vita degli animali, ma anche le produzioni di qualità del nostro Made in Italy, che potrebbero posizionarsi su una fascia più alta del mercato.
  • La scelta del governo è quindi dannosissima sul piano ambientale e crudele sul piano etico. E ancora una volta va contro l’interesse nazionale.

La carne coltivata è carne che non ha mai fatto parte di un animale vivo, ma creata a patire da cellule staminali. Non comporta quindi l’uccisione di nessun essere vivente. Si tratta di un’invenzione di importanza epocale per la storia umana, sia sul piano etico, sia su quello ambientale. Si pone infatti in diretta alternativa agli allevamenti intensivi, che costringono a vivere in condizioni aberranti miliardi di esseri senzienti e che rappresentano, secondo i nostri attuali criteri morali

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