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In Israele si riapre il conflitto tra governo e Corte suprema

Mentre Tel Aviv colleziona successi sul versante estero, si riaccende il conflitto istituzionale interno, con il fedelissimo di Netanyahu, Yair Levin nella parte di alfiere del governo. I due scenari non sono affatto slegati

È tutt’altro che marginale, e/o sganciata dal più ampio quadrante mediorientale, la polemica esplosa in questa giorni fra il ministro della Giustizia Yariv Levin, fedelissimo a del premier Benjamin Netanyahu, e la Corte Suprema, che ha imposto al governo di procedere alla riunione del comitato di selezione giudiziaria per eleggere un giudice capo permanente entro il 16 gennaio. Con una risposta che assomiglia ad un’inversione dell’accusa, Levin ha criticato il procuratore generale Gali Baharav-M

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