- Nella pandemia siamo tutti e tutte vulnerabili, perché in relazione con gli altri e dipendenti dagli altri. Per questo, siamo tutti e tutte responsabili.
- Se gli altri sono portatori del contagio, sono però anche fonte di protezione.
- Se nessuno può pensare di salvarsi da solo, nessuno può, per lo stesso motivo, chiamarsi fuori dagli obblighi imposti dall’esistenza collettiva.
«Responsabilità» chiede il governo, pensando a nuove limitazioni della socialità per prevenire i contagi. «Libertà» gridano i «negazionisti», in piazza, sui giornali e in tv, accusando i poteri pubblici di imporre obblighi inutili e dannosi. Nel conflitto tra il principio di responsabilità e la rivendicazione di libertà sembra giocarsi la tenuta del patto sociale, in un frangente critico come quello della pandemia. Cittadini (e intellettuali) rispettosi delle regole denunciano gli «irresponsa



