Sin dalla campagna elettorale del 2010 Zaia ha costruito gran parte delle sue fortune ergendosi a interprete del senso comune dei cittadini veneti
- A settembre Zaia ha vinto con il 76 per cento non grazie alla pandemia ma perché è stato un leader molto presente, abile comunicatore, dinamico e moderno ma attento a muoversi entro i solchi tracciati dalla tradizione.
- In questo contesto, riscoprire i valori di fondo della sinistra sarebbe un’operazione rivolta ad una porzione minoritaria della società locale.
- È necessario che il centrosinistra si metta in ascolto del Veneto più profondo, offrendo un’idea di cosa questa Regione può diventare in un futuro prossimo su sanità, ripresa economica, lavoro, ambiente e inclusione sociale.