- Si sta considerando la necessità di dare un ulteriore impulso alla campagna vaccinale mediante l’adozione del cosiddetto “modello austriaco”, cioè l’obbligo di green pass senza l’opzione del tampone (super green pass).
- Il super green pass non sarebbe solo e tanto una spinta sempre meno gentile a vaccinarsi, ma costituirebbe una sorta di obbligo vaccinale sancito in via indiretta o, comunque, un onere al cui assolvimento sarebbe condizionata la possibilità di svolgere attività sociali e di svago.
- Va valutato se la percentuale di copertura vaccinale già raggiunta renda davvero necessaria l’imposizione di un’ulteriore stretta e se essa sia idonea a determinare una spinta alle vaccinazioni, inducendo i No-vax a cambiare idea.
Negli ultimi giorni, l’aumento dei contagi nel paese sta inducendo a considerare la necessità di dare un ulteriore impulso alla campagna vaccinale, dato che l’estensione dell’obbligo di green pass nei luoghi di lavoro non ha prodotto una spinta rilevante. Pertanto, anche in Italia si comincia a valutare il cosiddetto “modello austriaco”, cioè un green pass senza l’opzione del tampone (super green pass). Serve capire quali siano le diverse implicazioni sul piano del diritto nell’uso di questo



