- Quando entrò in vigore, il primo gennaio 1948, la Carta sembrò cominciare una nuova èra e chiudere con il recente passato fascista. In realtà, la Repubblica non ha rispettato le sue promesse.
- Silvana Patriarca, nel suo Il colore della Repubblica. “Figli della guerra” e razzismo nell’Italia postfascista, scrive: «Se nella nuova Repubblica democratica l’idea di razza non era più accettabile se applicata agli ebrei, la stessa continuava a essere accettabile se applicata a persone dalla pelle più scura».
- Per provare la forza di questo stereotipo, Patriarca studia il fenomeno dei bimbi nati da relazioni, sia violente come nei casi di stupro, sia volontarie (la maggioranza), tra donne italiane e soldati neri. Bambini che vennero identificati con termini come “misti”, “meticci”, “birazziali”, “mulattini”.
L’Italia è una Repubblica fondata sul razzismo
16 settembre 2021 • 10:45