Con Tangentopoli si forgiò una mentalità che da allora non ci ha più lasciato e alla base della quale vi è il gemellaggio di populismo giustizialista e di antipolitica. Due fenomeni speculari, esaltati da una pubblicistica che ha fatto fortuna identificando i partiti con la casta e poi da movimenti d’opinione che hanno a loro volta indebolito le istituzioni deliberative e di controllo
Dal caso di Milano dovrebbe partire una verifica delle scelte politiche fatte trent’anni fa, quando, da Milano, prese avvio il processo di disequilibrio dei poteri e delle forze che avevano retto la Repubblica. Il 1993 fu un anno cruciale. La sera del 30 aprile, Bettino Craxi venne fatto oggetto di una pioggia di monetine mentre stava uscendo dall’Hotel Raphaël; un anno prima, a Milano, erano iniziate le indagini su quel che poi sarebbe diventata Tangentopoli; nel marzo del 1993 venne approvata



