Il caso Damilano

La destra ha una cultura dell’informazione ferma ai tempi del berlusconismo, e si vede

  • In questa coda di campagna elettorale una destra che si è strutturata nell’alveo del conflitto di interessi televisivo di Silvio Berlusconi rivela la sua natura, e conferma l’ipocrisia di un sistema di regole strutturato per garantire la lottizzazione e la manipolazione invece che un’informazione onesta e libera.
  • Le bizantine regole della par condicio sono pensate per non essere rispettate (tempi di parola, tempi di notizia ecc.).
  • Regole impossibili e discrezionali sono la premessa dell’arbitrio assoluto del decisore. Che può vedere lo scandalo in una intervista come tante ma non nel fatto che alcuni giornalisti, il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano ma non solo, partecipino addirittura alle conferenze programmatiche di Fratelli d’Italia.

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