- Il presidente del Consiglio Mario Draghi può far sentire la voce dell’Italia con una forza mai avuta prima.
- Il problema semmai riguarda la coerenza delle visioni di politica estera dell’attuale coalizione di governo.
- La Lega costituisce una zavorra, con i rapporti di Matteo Salvini con la Russia. E pure Beppe Grillo può essere un problema dal lato dei Cinque stelle, come la recente apertura di credito verso la Cina.
Negli ultimi due decenni i vertici delle istituzioni europee sono stati occupati da personalità italiane: prima Romano Prodi come presidente della Commissione europea, poi Mario Draghi alla guida della Banca centrale europea. Entrambi sono poi arrivati – per Prodi un ritorno – a Palazzo Chigi. Nonostante questi acuti, in Europa e nel mondo la voce dell’Italia è stata flebile. Il contestato profilo di Silvio Berlusconi – “inadeguato per ruoli di governo” venne definito nel 2001 dall’Economis



